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Sabato 29 gennaio 2022
Visita alla Basilica di San Zeno
In tempi di covid le gite del Fogolâr sono più corte di una volta.
Sono gite a km zero, come è di moda definire certi prodotti che sono disponibili localmente.
In effetti non si tratta di “gite” ma di visite ai posti più interessanti di Verona. Costituiscono una buona occasione per approfondire la conoscenza delle tante bellezze di Verona, monumenti, chiese, musei che abbiamo visitato molti anni fa o che non abbiamo mai visitato.

San Zeno per esempio.
Lo sapevate che la chiesetta di San Procolo, che sta a fianco della Basilica di San Zeno, è storicamente più importante della sorella maggiore? Ce l’ha spiegato sabato mattina la prof. Roberta Maoli che, come guida, ha condotto la visita del nostro Fogolâr alla chiesa di San Zeno.
Ha spiegato che all’inizio del IX secolo il vescovo Ratoldo giudicò sconveniente che il corpo di S.Zeno, patrono di Verona, fosse sepolto in una povera chiesetta e si prefisse perciò di edificare una chiesa più prestigiosa. Nacque cosi la basilica di S.Zeno.
Questo è solo un particolare della storia della basilica di S.Zeno. È una storia lunga e complessa che la prof.Meoli, nelle due ore di esposizione, è riuscita a sintetizzare con chiarezza.

Ma andiamo per ordine.
Alle dieci di sabato mattina, 29 gennaio, ci siamo trovati, una trentina di persone, nello spiazzo davanti a San Zeno.
Era una giornata di sole piuttosto fredda e la mascherina è stata utile per scaldarci un po’.
La guida prof.Roberta Mioli ha iniziato la sua spiegazione illustrando dapprima le caratteristiche della facciata di San Zeno. Ha evidenziato il tipico aspetto di architettura romanica veronese, con il susseguirsi di fasce rosse e bianche. Si è soffermata poi sul grande rosone conosciuto come “Ruota della fortuna” e sui bassorilievi che decorano la facciata. Purtroppo non è stato possibile vedere il portale e le formelle bronzee.
Siamo poi entrati all’interno della basilica e abbiamo potuto ammirare sopratutto il trittico della pala del Mantegna. La prof.Mioli ha spiegato che la pala era stata requisita da Napoleone come bottino di guerra ma che poi eravamo riusciti a ottenere la restituzione.
Abbiamo poi visitato la cripta dove si trovano le ossa di San Zeno.
Abbiamo potuto vedere infine anche i resti delle tombe che si trovano nel sottosuolo.

La visita è stata considerata da tutti molto interessante.
Chi volesse conosce più dettagliatamente la complessa storia della Basilica può consultare Wikipedia dove sono descritti tutti i particolari.

Il video, che potete vedere qui sotto, mostra solo alcuni frammenti della visita.

Per vedere il video cliccate sul triangolo


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