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Un venerdì da ricordare

di Silvia Corolaita

Articolo pubblicato su "La Vos dal Fogolar"

Ci siamo raccolti nella sede del Fogolar, venerdi 28 maggio 2010, per assistere alla presentazione del libro "Da Venezia a Cattaro". Il libro è il risultato di una ricerca e di un lavoro appassionato di Roberto Rossini e Piero Ambrosiani, dedicato ai tanti profughi italiani fuggiti dall'Istria e dalla Dalmazia. Oltre 300.000 profughi dovettero lasciare le loro case e le loro proprietà dopo la seconda guerra mondiale.

Attraverso questo volume, il collezionismo non è più una semplice raccolta di cose conservate per un piacere esclusivo, ma diventa un mezzo di comunicazione e allarga la conoscenza anche a chi non è del settore. Rende piacevole, con le oltre 900 immagini, il viaggio ideale attraverso il tempo e i luoghi, dalle antiche leggende alla realtà storica e geografica di oggi.

La bionda e bella Adria, dai lunghi capelli, per non cadere preda del mago malvagio, fu mutata dagli Dei pietosi nel mare Adriatico, dalle onde azzurre come gli occhi della fanciulla. Il fratello Velebit, giovane aitante dalla nera chioma, per fuggire al terribile mago, chiese agli Dei di essere tramutato in sasso. Divenne così, per sortilegio, la omonima catena di monti a settentrione della Dalmazia, proteggendo da est la costa dai venti orientali. La madre Bora e il padre Scirocco, con i soffi potenti dei loro venti, allontanarono gli spiriti del male e vinsero sul malefico mago riportando in quei luoghi serenità e pace.

Altre leggende si raccontano intorno a queste terre che, dal golfo di Venezia, scendono fino alle Bocche di Cattaro. Dalle prime genti venete, agli illiri, ai greci, ai romani, ai veneziani della Serenissima queste coste si svilupparono, conobbero importanza e fortuna nei commerci, nell'arte, nel diritto, nella cultura. Più avanti furono soggette all'impero austro-ungarico, poi di nuovo libere col nome di Slovenia e Croazia.

Il mare, nato dalla bella Adria, vide lo svolgersi di battaglie cruente e di scorrerie di audaci pirati. Poi divenne sposo di Venezia per oltre mille anni, e fu luogo di contatti commerciali, artistici e culturali. Il leone di San Marco aveva volato alto!

Le coste frastagliate, ricche di porti, di località di villeggiatura e di riposo sono oggi ambite dai turisti. Vi sono stata più di una volta, negli anni passati. Il bel libro del generale Rossini e del signor Ambrosini mi ha ricordato i momenti sereni che vi ho trascorso con mio marito.

Creare un libro così bello ed interessante da una collezione di cartoline è veramente capacità di pochi. Sono felice di far parte del Fogolar e di poter godere di queste iniziative culturali e dell'amicizia di persone così dotate.
Grazie, ascoltare e vedere è stato un godimento intellettuale che ora, nel libro, si potrà ripetere nel tempo.

Grazie Silvia, per questo tuo commento particolarmente gradito.
Lo sapevo, ci avrei giurato che maghi streghe e leggende, così
ricche di fantasia, non ti avrebbero lasciato indifferente.
In effetti le fiabe piacciono anche a me, soprattutto in tempi
aridi come quelli di oggi. Si può sognare in un mondo particolare.

Roberto Rossini
 

 

 

 

 

 

 
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