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Gita alla Villa di Passariano
per la visita alla mostra
MÜNCH E LO SPIRITO DEL NORD


L'articolo è un estratto di un lungo articolo di Gianni Del Fabbro apparso sulla Vos dal Fogolar. Anche le foto sono di Gianni Del Fabbro.

La gita si è svolta il 28 gennaio 2011.
Durante il viaggio in pullman il professor Gianni Lollis ci ha parlato del mondo di Munch.
Il mondo del norvegese Edvard Munch (1863-1944) non è propriamente quello che si dice un mondo gioioso, per le disgrazie e i dispiaceri che hanno condizionato e caratterizzato la sua vita e la sua arte. Si può così capire la sua inclinazione melanconica.
Nato come impressionista, Munch sentì l'esigenza di abbandonare questo movimento artistico poiché non gli consentiva di esprimere quello che sentiva. A differenza degli impressionisti, per Munch non è importante quello che si vede ma quello che si "sente". Attraverso l'introspezione si può entrare nel proprio intimo. La pittura, secondo Munch, è uno strumento di conoscenza dell'inconscio.
Possiamo dire che, con le sue opere, Munch ha dipinto la sua vita interiore, i suoi stati d'animo. Come ebbe a dire lui stesso "ogni mio quadro è una reliquia delle mie sofferenze".






Villa Manin
Dopo la visita ci siamo ritrovati davanti alla maestosità di Villa Manin che è un centro culturale d'eccellenza del Friuli.
Il primo nucleo della villa risale al Cinquecento come casa padronale di Antonio Manin. Nella seconda metà del 1600, per volontà dell'ultimo doge di Venezia Lodovico Manin, vengono effettuati lavori di ampliamento e miglioramento. L'aspetto attuale è il frutto della ristrutturazione del XVIII secolo. Gli interni furono impreziositi da dipinti in stile Rococò del pittore parigino Louis Dorigny.
Nel 1797 la villa costituì il quartier generale di Napoleone. E' in questa villa che venne firmato il trattato di Campoformio.









La cantina di Pietro Pittaro
E' seguito il pranzo al ristorante "Napoleone" a Castions di Strada.
Nel pomeriggio visita alla cantina di Pietro Pittaro, il presidente dell'Ente Friuli nel Mondo.
L'azienda di Codroipo vanta 500 anni di storia come produttrice di vini pregiati. A parte l'importanza dell'azienda, la cantina si presenta come un vero gioiello per gli ampi spazi dedicati alla cultura e alla tradizione della viticoltura.
La visita è stata molto interessante: dal museo del vino, alla mostra della cristalleria, alla ricostruzione delle antiche botteghe artigiane.
E' stata apprezzata sopratutto la nutrita esposizione di vini, con l'eccellenza riconosciuta degli spumanti prodotti nell'apposita cantina interrata. Il nostro gradimento ed entusiasmo era così visibile da farci quasi vergognare pensando alla malinconia registrata nella mostra di Munch. Usciti dai cupi paesaggi del nord, eravamo rientrati nuovamente a casa nostra e, per fortuna, l'arte di Munch non ci aveva contagiati...









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