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Questo articolo è apparso nel notiziario "La Vos dal Fogolar"


Troviamoci al Fogolar a sferruzzare

di Maria Franco


Le note in corsivo fra parentesi e il commento finale dell'articolo sono del perfido redattore Roberto Rossini


Ogni giovedì al fogolar si ritrovano alcune signore per parlare fra di loro, condividere esperienze e scambiarsi consigli sul modo di eseguire i lavori a maglia o all'uncinetto. È bello, in tali occasioni, stare assieme ed intanto creare qualche piccola cosa di speciale con la lana o il cotone. La tecnica e la creatività di chi è già esperto s'incontra con la fantasia di chi ha iniziato da poco, in uno scambio proficuo di consigli.
Il lavoro a maglia è tornato di moda anche fra i giovani, dopo che i rotocalchi e i mass-media hanno scoperto che alcune attrici come Julia Roberts, Sharon Stone, Sarah Jessica Parker, Demi Moore, Catherina Zeta ed altre si rilassano, fra un ciak e l'altro, lavorando a maglia.
Julia Roberts ha anche portato sullo schermo questa sua passione con il film "The friday evening knitting club" tratto dal romanzo dell'americana Kate Jacobs "Le amiche del venerdì sera" che ha scalato le classifiche americane ed ora è pubblicato anche in Italia.
Sono nati così i "knit-café", caffè e club (cioè luoghi privati dove ci si trova per bere un caffè e sferruzzare) sia in USA che in Francia, in Olanda, in Germania e in varie città italiane, dove ci si ritrova per lavorare a maglia, chiacchierare (Ndr: questo lo sapevamo anche noi, e da tempo…), fare nuove amicizie, magari sorseggiando un tè con i pasticcini (Ndr: meglio un bel verduzzo e due fette di soppressina con l'aglio…).
Servono passione, tempo, volontà di fare. Bastano pochi strumenti: ferri, uncinetto e gomitoli. Poi tutti possono realizzare facilmente tante belle cosette: sciarpe, berretti, cuscini, coperte. I più esperti anche maglie e maglioni, più o meno colorati.
Non ci vuole molto tempo per imparare: un paio di lezioni per prendere confidenza con i punti base e, in poco tempo, si riesce già a confezionare qualche cosa di utile. Oltretutto è un ottimo antidepressivo, un relax a prezzo zero ed anche un'occasione per socializzare.
Anche al Fogolar il giovedì pomeriggio c'è la possibilità di ritrovarsi e lavorare a maglia. A disposizione di delle signore inesperte ci sono le veterane, pazienti e disponibili ad insegnare ed aiutare. Potrebbe essere un modo di coinvolgere altre socie, creare amicizie e confezionare qualche cosa di utile per sé, per i figli o per i nipotini. Io ho imparato proprio così a lavorare ai ferri. Quando ero piccola, infatti, nei pomeriggi d'inverno si riunivano a casa mia quattro o cinque vicine con il lavoro a maglia da fare. Da brave friulane non era permesso "fare salotto" senza lavorare. Allora si beveva una cioccolata calda, si mangiavano castagne o una fetta di torta di mele o di strudel fatto in casa e, tra una ciacola e l'altra, mentre i bambini giocavano, le madri confezionavano maglie, calze, sciarpe e pizzi all'uncinetto.
Io le guardavo e cercavo di imparare. Ricordo che a sei anni volevo a tutti i costi farmi i calzini di lana con i cinque ferri che, naturalmente, mi cadevano a terra in continuazione. Allora mi arrabbiavo con la mamma che mi permetteva di fare solo scarpine per la bambola.
E' passato tanto tempo da allora: ora i calzini li so fare! (Ndr: si, ma adesso hai dimenticato come si fanno le scarpine per le bambole…).
Ancora oggi i miei passatempi preferiti sono il ricamo ed il lavoro a maglia o all'uncinetto e sono disponibile il giovedì pomeriggio a mettere la mia esperienza al servizio di chi desidera avvicinarsi a questa attività che sa dare molte soddisfazioni.


Brava Maria, è una buona iniziativa, ora che arriva l'inverno e molti di noi hanno pochi capelli in testa, ahimè.
Per incoraggiare la partecipazione osservate la foto a destra.
Lo riconoscete?
È Russel Crowe della serie: anche i gladiatori usano i ferri, malgrado non siano gladi. In una recente intervista l'attore ha confermato che il lavoro a maglia non va considerato esclusivamente un lavoro da donna: tant'è che in Inghilterra la Corporazione dei Magliai, al tempo della regina Elisabetta I°, era composta da soli uomini!
Peccato che nel Fogolar non esista una Corporazione come quella inglese. In verità anche nella nostra sede ci sono alcune Corporazioni meritevoli: gli "Imbottigliai", gli "Svodai" ed i "Trincai". Fanno poco caldo, in verità, ma forse inebriano di più



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